MENANDRO Samaritano
Gnostico, secondo S. Giustino (Apol., I, 26) nativo del villaggio di Caparattea o Capparetea, discepolo e successore di Simon Mago, molto esperto nelle arti magiche.
S. Ireneo (Adv. haer., I, 23, 5) dice che secondo M. il mondo sarebbe stato creato dagli angeli, emanazione dell'ἔννοια; con il battesimo da lui conferito, gli uomini avrebbero potuto acquistare l'immortalità nel mondo e, con l'esercizio della magia, superare gli angeli; M. stesso sarebbe stato il salvatore inviato dagli eoni invisibili per la salute degli uomini. Le stesse notizie, secondo queste fonti, dà Eusebio (Hist. eccl., III, xxvi, 1-3); una conferma parziale, S. Ippolito (Philos., VII, 28). In sostanza si tratta di un sistema emanatistico, con formule magiche insegnate forse come "parola d'ordine" per superare le Potenze preposte alle varie sfere celesti.