MELITENIOTE (Μελιτηνιώτης)
Varî sono i Melitenioti fioriti a Costantinopoli nei secoli XIV-XV. Sono degni di menzione: 1. L'autore di un poema Εἰς τὴν σωϕροσύνην (Alla saggezza) in 3062 versi politici, che corrisponde al tipo occidentale della poesia enciclopedica sotto veste allegorica.
Benché contenga particolari comuni alla Divina Commedia, come il viaggio all'inferno e al cielo, i sette impedimenti e il castello della saggezza, il dialogo tra il poeta timoroso che interroga e la guida che tutto spiega, l'allegoria morale e l'amore cavalleresco goffamente espresso, il poema anzi che ispirato dall'Alighieri è modellato sull'Amorosa Visione del Boccaccio, il cui poema Teseida fu pure ridotto in greco volgare. Si ritiene da taluni autore del poema Alla saggezza Teodoro Meliteniote, gran sacellario e direttore della scuola patriarcale di Costantinopoli dal 1360 al 1388, ricordato come esegeta e specialmente come astronomo. La sua 'Αστρονομικὴ τρίβιβλος (Tre libri di astronomia), fondata su Tolomeo e Teone e soprattutto su autori persiani, rappresenta la più ampia e più dotta compilazione astronomica dell'età bizantina.
2° M. Costantino, compagno di Giovanni Bekkos (v.) nella fede e nel carcere: arcidiacono e cartofilace di S. Sofia, scrisse due trattati sull'unione con la chiesa latina e sulla processione dello Spirito Santo, in cui dimostra che la processione dal Figlio si trova già insegnata nelle opere dei grandi teologi dei secoli IV e V.
Bibl.: Il poema allegorico ed. da E. Miller, Notices et extraits de manuscrits 19 (1858), 2, 1-136; emendaz. al testo di Sp. Lambros, Νέος ‛Ελληνομήμων 12 (1915), p. 7 segg. Prefazione ed inizio dal compendio d'astronomia in Migne, Patrol. Gr., CXLI, coll. 1032-1273; K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Litteratur, 2ª ed., Monaco 1897, pp. 782-784; G. Mercati, Studi e Testi, 56, Roma 1931, pp. 171-191.