MELITEA (Μελιταία, Melitaea)
Antica città dell'Acaia Ftiotide, nella località odierna Abarítsa, sulle pendici nord-occidentali dell'Óthrys, non molto distante dalle sorgenti dell'Enipeo; è probabile che abbia preso il posto, cambiando il nome in seguito a una forte immigrazione di Tessali, della più antica Pirra, menzionata in Omero. Forse perciò la città rimase appartata dal resto dell'Acaia Ftiotide e unita presto in amicizia con Fere; tuttavia era una città forte tra le più importanti dell'Acaia Ftiotide, che batteva moneta propria nel sec. IV, quando a Melitea era scelto regolarmente uno dei due ieromnemoni dell'Acaia, e anche più fiorente nel sec. III, nel quale essa si strinse alla lega etolica. Alla fine del sec. III a. C., o al principio del seguente, Aminandro re degli Atamani donò ai Melitei dieci talenti argentei per l'erezione di mura e di una porta. Solo al principio del sec. II la città passò alla Tessaglia, e verso la metà del secolo assunse anche la costituzione delle città tessaliche. Continuò tuttavia a fiorire anche in epoca romana.
Bibl.: F. Sthälin, Das hell. Thessalien, Stoccarda 1924, p. 161 segg.; id., in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XV, col. 534 segg.