MELISMA (dal greco μέλος "canto")
Nella terminologia musicale questa voce designa, nell'accezione scolastica, propriamente un gruppo di note di passaggio collegante due delle note reali d'una frase melodica.
In quest'accezione può essere compresa qualunque fioritura (v.), che - lungi dall'essere puramente ornamentale e comunque non necessaria all'intendimento della frase - sia di questa un movimento intrinseco e intimo; parte, cioè, integrale e quindi "obbligata".
Tale concetto comprende dunque, tra l'altro, le fioriture di gran parte delle melodie liturgiche cristiane, che nei canti alleluiatici trovano espressione più importante (v. alleluia; iubilus); il color (v.), la diminuzione (v.) in uso dal Medioevo fino all'intero Rinascimento e dai quali trae alimento lo sviluppo dell'arte polifonica (v. canto; contrappunto; coro; musica); l'arte della variazione (v.), nella quale particolare valore è assunto dal procedimento melismatico (attraverso le varie stilistiche della diminuzione) in ordine alla formazione e al rigoglio della musica strumentale, come risulta dalle intavolature d'organo, di cembalo e di liuto dei secoli XV-XVI-XVII, nei corali figurati di J. S. Bach, ecc.
Difficilmente potranno invece essere considerati come melismi i gruppi di passaggio d'indole extramelodica e piuttosto virtuosistica, come troppo spesso si trovano nella pratica del cosiddetto bel canto sei-settecentesco (ma anche assai prima tra i cantori al liuto [e perfino nel riformatore, ma loro allievo, Giulio Caccini] e via via indietro) e ovunque la tecnica vocale tenda a brillare al disopra dell'espressione melodica, nei quali usi si nota come il valore del vocalizzo si dispieghi unicamente, o quasi, agli scopi dell'esibizione tecnicistica, a detrimento della chiarezza espressiva della linea e della sintassi melodica.
È però necessario avvertire che la definizione scolastica, dianzi esposta, del melisma deriva da considerazioni eterogenee (e comunque limitate al procedimento tecnico) anziché da concetti estetici unitarî. Al lume dei quali è evidente che l'intervento del melisma in una frase melodica, quand'esso sia veramente "integrante" e necessario, produce un nuovo, totalmente diverso, movimento espressivo, sì da creare una nuova e totalmente diversa linea melodica, le analogie con la melodia originaria non sorpassando quelle di due qualsivogliano melodie moventisi in un dato ordine armonistico. Per le ragioni dell'uso melismatico nei varî momenti della storia musicale, v. specialmente canto; colorito; contrappunto; diminuzione; fioriture; monodia, nelle quali voci si troveranno anche le opportune esemplificazioni.