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melena

Dizionario di Medicina (2010)
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melena


Emissione di feci nere, per la presenza di pigmenti ematici derivanti dalle trasformazioni subite dall’emoglobina durante la permanenza nel tubo gastroenterico. La m. può conseguire a malattie dell’apparato digerente (ulcera gastrica o duodenale, cancro dello stomaco), rottura di varici conseguenti a stasi portale, malattie emorragiche. Caratteristica della m. è la provenienza dal tratto alto dell’apparato gastroenterico, mentre le emorragie della parte bassa di esso (colon-retto) danno emissione di feci rosse (proctorragia), perché l’emoglobina non ha subito processo trasformativi. Il trattamento della m. è diverso a seconda che se ne conoscano già le cause o no: nel primo caso, specialmente per la rottura di varici esofagee, si interviene con apposita sonda gastrica dotata di palloncini gastrico ed esofageo gonfiabili, per arrestare l’emorragia facendo collabire le vene; in caso di centri chirurgici ed endoscopici avanzati, si procede a sclerosi delle varici, oppure a iniezione selettiva di sostanze attive sui vasi gastroenterici. Nel caso in cui l’origine della m. sia sconosciuta, si procede con il supporto medico sistemico (monitoraggio delle funzioni vitali, eventuale emotrasfusione) e si esegue un’endoscopia diagnostica d’urgenza.

Vedi anche
retto L’ultimo tratto della porzione post-epatica dell’intestino dei Vertebrati. 1. Anatomia comparata Nei Tetrapodi il retto è breve e preceduto dal colon; in missine e lamprede è distinto dalla porzione anteriore dell’intestino per il suo calibro maggiore; negli Elasmobranchi è provvisto di un diverticolo ... emorragia Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’emorragia si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento all’esterno del corpo, direttamente per soluzione di continuo dei tegumenti, o indirettamente ... feci Gli escreti intestinali. Sono normalmente costituite dai residui della digestione, batteri, acqua, muco e, in minor misura, da cellule epiteliali, pigmenti biliari modificati, enzimi. In condizioni patologiche, nelle feci possono essere presenti anche parassiti o loro uova, accumuli di muco, microrganismi ... stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti. 1. Anatomia comparata Nei pesci, in generale, non vi è una separazione netta tra esofago e stomaco: questo può essere ...
Altri risultati per melena
  • melena
    Enciclopedia on line
    Emissione di feci nere, per la presenza di pigmenti ematici derivanti dalle trasformazioni subite dall’emoglobina durante la permanenza nel tubo gastroenterico. Può conseguire a malattie dell’apparato digerente (ulcera gastrica o duodenale, cancro dello stomaco), rottura di varici conseguenti a stasi ...
  • MELENA
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (dal gr. μέλας "nero") Agostino Palmerini In medicina significa l'emissione di feci scure (picee, a fondo di caffe) perché commiste a sangue del quale la sostanza colorante (emoglobina) ha subito trasformazioni chimiche (metaemoglobina, ematina) durante il passaggio attraverso il canale intestinale. ...
Vocabolario
melèna
melena melèna s. f. [dal gr. μέλαινα, propr. femm. dell’agg. μέλας «nero» (sottint. νόσος «malattia»)]. – Nel linguaggio medico, emissione di feci nere, per la presenza di pigmenti ematici derivanti dalle trasformazioni chimiche che l’emoglobina...
melène
melene melène s. m. [der. del lat. mel «miele», col suff. -ene]. – In chimica, idrocarburo insaturo con 30 atomi di carbonio, ottenuto dalla distillazione secca della cera d’api.
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