CANO, Melchor
Teologo spagnolo, nato a Tarancón (Cuenca) nel 1509, morto a Toledo il 30 aprile 1560. Inviato a Salamanca per gli studî, ivi entrò fra i domenicani nel 1523. Fu discepolo del famoso Francesco de Victoria, e nel 1531 seguì i corsi nel collegio di S. Gregorio a Valladolid, dove insegnò molti anni. Dal 1541 al'46 insegnò teologia nell'università di Alcalá, e morto il de Victoria (1546) ottenne la cattedra di teologia nell'università di Salamanca, dove rimase fino al 1552. Nel 1551 dall'imperatore Carlo V fu mandato al concilio di Trento. Il 24 agosto 1552 fu eletto vescovo delle Canarie, ma il 24 di settembre rinunziò per riprendere l'insegnamento, dove si sentiva a suo agio, nel collegio domenicano di S. Gregorio di Valladolid. Nel 1557 fu eletto priore del convento di S. Stefano in Salamanca, e poco dopo provinciale: elezione molto combattuta, annullata da Paolo IV e poi confermata da Pio IV nel 1559
Opere: Il C. deve la sua fama alla magistrale opera De locis theologicis, la quale, proseguendo l'opera rinnovatrice inaugurata dal de Victoria, ebbe una decisiva importanza nella storia della teologia, dando nuove armi agli apologisti cattolici. La prima edizione uscì a Salamanca nel 1563; numerosissime furono le successive.
Bibl.: J. Quétif e J. Échard, Scriptores ordinis Praedicatorum recensiti, II, Parigi 1721, pp. 176-178; F. Caballero, Vida del illustre Melchor Cano, in Conquenses ilustres, II, Madrid 1871; A. Mortier, Histoire des Maîtres Généraux de l'Ordre des Frères Prêcheurs, V, Parigi 1911, p. 385; Année dominicaine, III (1909), p. 841 segg.; F. Ehrle, Los manuscritos vaticanos de los teólogos salmantinos del siglo XVI, Madrid 1930, pp. 104-12.