MELANIPPO (Μελάνιππος)
Eroe tebano, figlio di Astakos; uno dei difensori di Tebe. Secondo Pausania vicino a Tebe si poteva vedere la sua tomba (Paus., ix, 18, 1). Diverse sono le tradizioni intorno alla sua morte: secondo alcuni fu ucciso da Tideo, che poi gli recise la testa.
Tideo con la testa di M. si è voluto vedere in tre urne etrusche, una della Tomba Inghirami e due del museo di Volterra. Le urne rappresentano l'assalto alle mura di Tebe da parte dei sette guerrieri tradizionali; uno di questi ha in mano la testa di un uomo barbato che sarebbe appunto quella di Melanippos. Il Robert vorrebbe riconoscere M. nell'avversario di Tideo raffigurato su una tazza omerica dell'Antiquarium di Berlino, proveniente da Tanagra. La tazza, decorata a rilievo, rappresenta tre coppie di guerrieri che combattono tra di loro; i guerrieri sono tutti contrassegnati dai rispettivi nomi, meno l'avversario di Tideo in cui il Robert, per diverse ragioni, riconosce appunto Melanippos. L'interpretazione non può però essere assolutamente sicura.
Bibl.: H. Brunn-G. Körte, I rilievi delle urne etrusche, Roma 1870, vol. II, tavv. XXI, i, 3, XXII, 4; H. W. Stoll, in Roscher, II, cc. 2577-2580, s. v.; C. Robert, in Programm zum Winckelmannsfeste, 50, 1890, p. 81 ss.; tav. d; Krischan, in Pauly-Wissowa, Suppl. V, 1931, cc. 726-727, s. v.