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MEISSEN

di Elio MIGLIORINI - Hans MOHLE - * - Enciclopedia Italiana (1934)
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MEISSEN (dal nome, d'origine slava, del fiume omonimo; A. T., 53-54-55)

Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
*

Città della Sassonia, sulla riva sinistra dell'Elba e presso la confluenza del Triebisch e del Meissen, 20 km. a NO. di Dresda, a 110 m. s. m. Il castello e il duomo sono su una collina isolata, dominante l'Elba, ma il nucleo abitato ha trovato posto, a partire dal sec. XV, nel terreno che è tra il castello e il Triebisch. Lo sviluppo non è avvenuto però in modo organico, tanto che è possibile riconoscere otto nuclei diversi, che si sono poi riuniti dando luogo a una pittoresca città; inoltre nel 1447 e nel 1637 Meissen è stata assai danneggiata da incendî. Lo sviluppo maggiore ha inizio alla prima metà del sec. XVIII, dopo che Giovanni Federico Böttger ebbe scoperto la porcellana e venne qui fondata nel 1710, prima in Europa, una grande fabbrica che trovò posto nel castello. Dal 1826 cominciarono poi a essere abbattute le vecchie mura e la città si sviluppò nella valle del Triebisch, dove nel 1864 fu trasportata anche la fabbrica di porcellana; poi alcuni quartieri sono sorti sulla destra dell'Elba (attraversato da due ponti) e nel 1901 il comune ha aggregato alcuni centri minori. Nel 1928-29 è stato festeggiato il primo millennio della fondazione. Gli abitanti sono 41.772 e altrettanti erano nel 1910. Le industrie più importanti, oltre quella della porcellana, sono fabbriche di zucchero, fonderie, iutifici. Nei dintorni (specie sullo Spaarberg, m. 192) fin dal sec. XII esistono bei vigneti, che dànno alla città un aspetto ridente.

Monumenti. - Il duomo gotico (sec. XIII) fu rimaneggiato nei secoli XIV e XV; la cappella di S. Giovanni, del 1291, ne è la parte più bella. Il tramezzo del secolo XIII è mirabilmente decorato. Il trittico dell'altare maggiore, con un'Adorazione dei Magi, è opera di un maestro molto vicino all'arte fiamminga (circa 1520). Le statue dei due principi nel coro e le tre nella cappella di S. Giovanni, sono ottime opere del secolo XIII. Il castello feudale Albrechtsburg, costruito nel 1471-85 da Arnolfo di Vestfalia, è notevole esempio di edificio tra fortezza e palazzo. Dal 1710 al 1863 vi ebbe sede la famosa fabbrica delle porcellane di Meissen. Nella chiesa conventuale gotica di S. Afra ebbe sede dal 1545 la scuola principesca di Sassonia. Notevoli, tra gli edifici profani, alcune case del Rinascimento e il palazzo del comune (1472). La chiesa gotica di S. Francesco è ridotta a museo civico.

Storia. - Fu in origine un castello, costruito nel 929 come posto avanzato contro gli Slavi, da Enrico I. Nel 965 costituì una delle cinque marche in cui Ottone il Grande divise il territorio dei Sorbi. Il margraviato venne affidato nel 985 a Eccardo I margravio di Merseburgo: passò poi alla casa comitale dei Vettini sotto i quali ebbe una storia singolarmente complicata di successioni e di rivendicazioni, finché, nel 1485, non venne attribuito alla casa albertina di Sassonia. La città sorse e si sviluppò ben presto; conseguì i diritti di città nel sec. XIII. Ebbe a patire danni durante le guerre ussite, poi durante la guerra di Smalcalda e quella dei Trent'anni. Ebbe un vescovato, costituito come tanti altri da Ottone I (967), suffraganeo di Magdeburgo e molto esteso. Il luteranesimo fu abbracciato nel 1539 dalla città, nel 1559 dal capitolo, l'amministrazione del quale passò nel 1663 alla Sassonia. Nel 1745 Meissen passò alla Prussia. Il vescovato fu nel 1921 ripristinato con sede a Bautzen.

Bibl.: O. Posse, Die Markgrafen von M. und das Haus Wettin, Lipsia 1881; E. Machatschek, Gesch. der Bischöfe des Hochstifts M., Dresda 1884; C. Gurlitt, Die älteren Bau-und Kunstdenkmäler der Stadt M., ivi 1917 e 1920; O. E. Schmidt, Das Taussendjährige M., ivi 1928; F. Rauda, M., Augusta 1929.

Vedi anche
Wettin ‹vetìin›. - Famiglia nobile della Turingia; prese nome dal castello di Wettin sul fiume Saale; da essa discende la dinastia dei re di Sassonia. Ebbe la contea di Wettin nel sec. 11º con Thimo. Enrico I, detto il Vecchio, ebbe (1088) dall'imperatore Enrico IV la marca di Meissen, che passò al nipote Corrado ... porcellana Il più importante prodotto ceramico a pasta vetrificata, molto duro e ben resistente agli agenti chimici. ● In zoologia, nome dato anticamente a parecchie specie di Molluschi del genere Cypraea e alla loro conchiglia, lucida, usata per lavori ornamentali. Colombi p. Razza di colombi campagnoli a mantello ... Dresda (ted. Dresden) Città della Germania orientale (506.000 ab. nel 2007), capitale del Land della Sassonia, posta a circa 110 m s.l.m. sull’Elba. Il fiume divide il nucleo antico (Altstadt) dalla parte più recente (Neustadt), ma di fatto l’agglomerato urbano si è espanso a macchia d’olio, fin dalla metà ... Lipsia (ted. Leipzig) Città della Germania (510.512 ab. nel 2007), in Sassonia. Sorge a 120 m s.l.m. nell’ampia pianura dove confluiscono l’Elster Bianco (Schwarze Elster), la Pleisse e la Parthe, 110 km a S-SO di Berlino. Già piccolo villaggio di pescatori fluviali, il suo primo sviluppo è legato a quello ...
Tag
  • GUERRA DI SMALCALDA
  • ADORAZIONE DEI MAGI
  • ARTE FIAMMINGA
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  • RINASCIMENTO
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    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1997)
    A. Tschilingirov (Misni nei docc. medievali) Città della Germania centro-orientale (Sassonia), posta sulla sponda sinistra dell'Elba, alla confluenza con il fiume Triebisch.M. fu fondata da re Enrico I nel 928-929 sul sito di un insediamento dell'età del Bronzo, come fortezza a protezione del fiume, ...
Vocabolario
arcicacciatóre
arcicacciatore arcicacciatóre s. m. [traduz. del lat. mediev. archivenator]. – Titolo del Sacro Romano Impero concesso al margravio di Meissen.
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