MEIOPRAGIA (dal gr. μέιων "minore" e πράσσω "faccio")
Condizione speciale d'un organo la cui attività funzionale è al di sotto di quella normale. Può essere dovuta a una deficienza congenita anatomica o funzionale (malformazioni congenite), o a infezioni croniche, specie ereditarie (sifilide ereditaria), o a intossicazioni croniche (alcool, mercurio, ecc.). Il termine meiopragia è più spesso usato per le ghiandole a secrezione interna, ma si adopera anche per gli organi più importanti della vita vegetativa. Lo stato di meiopragia d'un organo o d'un sistema si manifesta con turbe funzionali e organiche generali e con una vulnerabilità, di fronte alle cause morbigene, maggiore di quella che si ha nell'individuo avente un'armonica e regolare funzione dei suoi varî organi. La meiopragia d'un organo altera quell'equilibrio funzionale che esiste normalmente tra i diversi organi e la cui armonia è necessaria a un normale stato di salute.