MEDIUM
. Vien dato comunemente questo appellativo alle persone con il cui concorso si verificano i fenomeni - detti appunto medianici - studiati dalle odierne ricerche metapsichiche (v. psichica, ricerca). Il significato originario del vocabolo è in relazione con le idee correnti nei primordî del movimento spiritistico (v. spiritismo), quando cioè era convinzione quasi generale che gl'individui dotati delle speciali facoltà in discorso non fossero che un tramite, un mezzo di comunicazione tra il mondo degli spiriti e il mondo terreno. Il termine è rimasto poi nell'uso, indipendentemente dalla sua primitiva accezione.
Allo studio attuale dell'indagine non è dato stabilire a priori le caratteristiche della medianità come tale: è questo, anzi, il problema saliente della ricerca psichica, poiché una sua definitiva soluzione richiederebbe la conoscenza esatta delle facoltà o delle energie inerenti ai medium, e quindi del meccanismo dei fenomeni. Si possono peraltro stabilire alcuni dati tendenziali. Da un punto di vista fisiopatologico i medium, salvo eccezioni, non sembrano differenziarsi dagl'individui normali. Particolari discriminazioni possono invece farsi per quanto riguarda la loro personalità psichica. Da rilevare anzitutto è lo speciale tipo di sonno (trance) dei medium, che accompagna in genere gli speciali fenomeni che si svolgono con il loro passivo concorso: sonno assimilabile in linea di massima a quello ipnotico (v. ipnotismo), ma non senz'altro identificabile con esso, perché alcuni medium non sono affatto ipnotizzabili, perché d'altro lato la massima parte di essi cade in trance spontaneamente Senza speciali procedimenti etero- o autoipnotici, e perché infine manca nel sonno medianico il raccordo psichico tra soggetto passivo e soggetto attivo: raccordo che nella trance sembra essere sostituito da una relazione di natura assai complicata e non ancora approfondita fra l'attività psichica inconscia ("Es") del medium e le provvisorie proiezioni del suo Super-Io, consistenti da un lato in talune personificazioni ("entità") medianiche, dall'altro nelle persone degli astanti per i quali il medium ha sentimenti di traslazione (v. Psicoanalisi). Occorre poi aggiungere che la personalità psichica dei medium è spesso assimilabile a quella dei nevrotici, o quanto meno che alcuni loro tratti di carattere sono tipici di molte psiconevrosi: infantilismi, infatuazioni narcisistiche, facile emotività, scarsa volontarietà nell'agire, automatismi frequenti, quando non addirittura tratti fobici, melancolici, maniaco-depressivi, isterici. Si potrebbe forse accertare, con pazienti analisi, che i medium esprimono talvolta, nella forma eccezionale a loro propria, situazioni e conflitti psichici non risolti, dei quali i fenomeni sarebbero per così dire i sintomi: ma si tratta per ora d'ipotesi, e tanto più problematiche in quanto lo stesso momento accertativo dei fenomeni medianici, anche indipendentemente dalla loro indagine psicologica o fisico-chimica, non può considerarsi superato.
I medium si dividono, grossolanamente, in due categorie, secondo che i fenomeni prodotti con il loro concorso sono d'ordine fisico o mentale. Pochissimi hanno presentato fenomeni di entrambe le categorie.
Bibl.: v. psichica, ricerca.