medicina narrativa
loc. s.le f. Modello terapeutico fondato sull’importanza del dialogo e della comprensione reciproca tra paziente e medico, per agevolare l’individuazione dei percorsi di cura più adeguati.
• Nei paesi anglosassoni è diffusa la Medicina Narrativa che nasce dall’ipotesi che raccontare la propria malattia possa essere d’aiuto al processo di guarigione attraverso la riflessione. Razionalizzare in questo caso vuol dire chiedersi cosa conti veramente nella vita e se è conservato o perduto. (Karen Rubin, Giornale, 1° marzo 2015, p. 12, Attualità) • se l’oggetto della ricerca di [Umberto] Veronesi scienziato è stato il tumore («Tumore è meglio di cancro, che ha un potere paralizzante», diceva), al centro del lavoro di medico c’è stato il tentativo di mettere sempre in primo piano la persona, inseguendo quel principio chiamato «medicina narrativa» che così riassumeva: «Per curare qualcuno dobbiamo sapere chi è, che cosa pensa, che progetti ha, per cosa gioisce e soffre. Dobbiamo far parlare il paziente della sua vita, non dei disturbi». (Luca Ubaldeschi, Secolo XIX, 9 novembre 2016, p. 39, Xte) • le donne stanno ad ascoltare i malati, stabiliscono un rapporto migliore, si fanno raccontare i sintomi di oggi e di ieri. E finiscono col farsi un quadro clinico più completo. Nessuna magia: ascoltare i malati fornisce più informazioni, e uno schema terapeutico si disegna anche con le informazioni cliniche che solo la persona può raccontare. Il gran parlare che si fa oggi sul potere della parola, sulla cosiddetta medicina narrativa, rischia di complicare, e forse affumicare, un fatto assai semplice: solo io so dirti come sto, come stavo e cosa ho fatto; se metti queste informazioni insieme ai risultati delle analisi e ai diktat dei protocolli terapeutici riesci a curarmi meglio. (Daniela Minerva, Repubblica, 24 gennaio 2017, p. 41, Commenti).
- Composto dal s. f. medicina e dall’agg. narrativo, ricalcando l’espressione ingl. narrative medicine.
- Già attestato nella Repubblica del 13 gennaio 2010, p. 51, R2 (Federico Rampini).