medicina di genere
loc. s.le f. Pratica diagnostica che ha il fine di analizzare la relazione tra le patologie, l’appartenenza a un genere sessuale e la più efficace rispondenza del trattamento terapeutico.
• Giunto alla quinta edizione, il «Libro bianco sulla Salute della donna» è stato quest’anno realizzato in concomitanza del decennale di Onda, Osservatorio costituito nel 2006 con l’intento di unire le forze e le competenze per promuovere in Italia la medicina di genere e richiamare l’attenzione delle Istituzioni, del mondo scientifico-accademico e sanitario-assistenziale nonché della popolazione, sulla Salute della donna. (Chantal Capasso, Giornale d’Italia, 1° dicembre 2016, p. 10, Società) • Esiste nella patologia in esame un problema di medicina di genere che sappiamo essere oggetto di un’indagine adeguata da parte di professionisti dotati della necessaria sensibilità ed elevata capacità. (Arturo Fortunati, Secolo XIX, 11 febbraio 2017, p. 25, Lerici / Arcola) • secondo i genovesi, donne e uomini – o almeno da una prima ricerca compiuta dallo Spi Cgil in bassa Valbisagno – il vero nemico delle donne sarebbe il tumore al seno: che fa 11 mila vittime l’anno in tutta Italia, quindi un terzo dei problemi cardiaci, ma per il quale il messaggio alla prevenzione non solo è accolto, ma dimostra che i controlli servono a salvarsi la vita. Così le convinzioni sbagliate, ma anche la poca consapevolezza che esista una medicina di genere, e la mancata pratica della stessa anche da parte dei medici, fa sì che molte patologie a rischio, in primo luogo quelle cardiovascolari, non siano assolutamente considerate. (Donatella Alfonso, Repubblica, 27 marzo 2017, Genova, p. V).
- Composto dal s. f. medicina, dalla prep. di e dal s. m. genere, ricalcando l’espressione ingl. gender medicine.
- Già attestato nella Repubblica del 9 settembre 2005, Firenze, p. X.