medicina del territorio
loc. s.le m. Insieme delle misure e delle strutture sanitarie e sociali predisposte per l’assistenza dei cittadini, integrate in una rete di servizi territoriali, al fine di curare e prevenire le malattie e di promuovere la salute sociale.
• «Finalmente sono costituite le basi della medicina del territorio. Spetta ora alle Regioni rendere operativo questo sforzo. […] oltre al ricorso al pronto soccorso, la medicina territoriale limiterà anche i ricoveri» (Adelfio Elio Cardinale intervistato da Vito Salinaro, Avvenire, 2 novembre 2012, p. 6) • «Taglio dettato principalmente dalla volontà di rideterminare al ribasso le dotazioni organiche di medici ed infermieri e dalla miope politica di contenimento dei costi attraverso la drastica riduzione del turn over, fino al blocco completo nelle Regioni soggette a piani di rientro. E non accompagnato da nuovi modelli organizzativi della medicina del territorio, per cui in tantissime aree del Paese, non vi sono adeguate alternative al ricorso all’ospedale ed i fatti di cronaca riportano sempre più spesso storie di pazienti che devono essere assistiti e curati in PS in condizioni di promiscuità e precarietà» (Dichiarazione dell’Anao Assomed riportata da Giorgio Musumeci, Giornale d’Italia, 19 gennaio 2014, p. 3, Attualità) • «L’apertura degli studi medici il sabato è una novità, ringrazio la disponibilità della medicina del territorio, ‒ commenta [Sonia] Viale ‒ per dare una risposta ai bisogni del territorio, i cittadini potranno rivolgersi anche se non è il proprio medico di famiglia». (Edoardo Meoli, Secolo XIX, 14 febbraio 2017, p. 15, Levante).
- Composto dal s. f. medicina, dalla prep. del e dal s. m. territorio.
- Già attestato nel Corriere della sera del 4 dicembre 1980, p. 29, Medicina e Società (Bruno Lucisano).
> medicina di prossimità, medicina territoriale.