medicina d'iniziativa
medicina d’iniziativa loc. s.le f. Modello di assistenza ai pazienti basato sulla capacità del medico di ascoltarne e comprenderne le necessità e i sintomi, individuando per tempo i percorsi diagnostici e terapeutici più idonei.
• Il progetto rientra […] nell’ottica della medicina d’iniziativa, ovvero quella va incontro al paziente e intercetta possibili patologie prima che insorgano o si aggravino. (Messaggero, 30 marzo 2014, p. 13, Cronache) • «Invertiamo i fattori: invece di far venire i pazienti che hanno sintomi e si trovano magari a fare i conti, a volte, con code e file invitiamo quelli che non avvertono nulla a presentarsi presso gli ambulatori mobili che allestiremo domenica», ha detto ieri mattina in Comune Roberta Baldi, responsabile della sezione Epidemiologia dell’Asl5 della Spezia. «Attuiamo quella che si chiama medicina di iniziativa», ha aggiunto. (Marco Toracca, Secolo XIX, 26 agosto 2016, p. 27, La Spezia) • Nell’applicare la riforma sanitaria regionale entrata in vigore con il «Progetto Milano», l’obiettivo che si è data la Asst [Azienda socio-sanitaria territoriale] milanese è ambizioso: strutturare un servizio che vada oltre il concetto di medicina d’attesa e trasformarlo in medicina d’iniziativa, svolgendo un’azione di educazione, prevenzione e diagnosi anche a favore di persone con bisogni non espressi e pazienti che si rivolgono al servizio spinti da disagi psicologici, il tutto al fine di garantire una continuità assistenziale fra carcere e territorio, consentendo una «dimissione in sicurezza» per quei pazienti che sono portatori di patologie che richiedono trattamenti cronici. (Sofia Rossi, Avvenire, 7 marzo 2017, Milano & Lombardia, p. III).
- Composto dal s. f. medicina, dalla prep. di e dal s. f. iniziativa.
- Già attestato nella Stampa del 27 gennaio 2001, p. 35, Torino e Provincia (Marco Accossato).