MEDICI di Marignano
Gli storici milanesi Moriggia e Giulini affermano che i Medici erano già in alta considerazione sino dal sec. XI, considerazione che andò sempre aumentando durante l'epoca comunale. F. Zazzera (Della nobiltà dell'Italia, Napoli 1615) fa discendere i M. di Marignano dal capostipite della linea fiorentina e così il Ripamonti (Historia urbis Mediolani, I, 1v) e il Missaglia (Vita di Gio. Jacopo Medici di Marignano, Milano 1685). Di questa opinione non è il Muratori, che attribuisce ai M. origini assai meno illustri. La casata era però compresa nella matricola di Ottone Visconti e sulla fine del sec. XIII era divisa in cinque diramazioni: i Medici di Porta Ticinese, i M. di Casorezzo, i M. di Nosigia, i M. di Albairate e i M. di Novate. La prima, la più potente, dimorava nella contrada omonima, tuttora esistente, in parrocchia S. Sisto.
I M. di Nosigia, che assunsero più tardi il predicato di Marignano, avevano la loro casa nella contrada dei Moroni ed ebbero per capostipite Paolo, dal quale discese Margherita, madre di S. Carlo Borromeo, Giovanni Angelo, che fu papa col nome di Pio IV, e Gian Giacomo (1495-1555), il Medeghino. Il Medeghino non ebbe prole e la famiglia fu continuata dal fratello suo Agosto (morto nel 1586), che nel 1549 ospitò nel castello di Melegnano l'arciduca Filippo d'Asburgo, futuro re di Spagna. Da lui discende Gian Giacomo (1626-1686), gentiluomo del Granduca di Toscana e fratello di Giuseppe (1632-1712), che nel 1706 ricevette splendidamente nel suo maniero feudale Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, come il figlio di lui, Carlo Antonio (1671-1737) vi accolse nel 1712 Elisabetta Cristina, regina di Spagna. Gian Giacomo (1775-1845) appartenne alla corte di Eugenio di Beauharnais: nella sua casa convenivano le celebrità dell'arte musicale dell'epoca sua. La casata dei M. di Marignano è tuttora fiorente.