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MECHITAR Goš

di Almo Zanolli - Enciclopedia Italiana (1934)
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MECHITAR Goš

Almo Zanolli

Scrittore armeno del sec. XII, nato a Gandzak. Dopo la morte di Giovanni Davuš, suo maestro, si recò in Cilicia per completare i suoi studî. Ritornato in patria, fonda nuovi conventi e scuole donde escono eminenti discepoli: Teodoro, Giovanni Vanakan, Kirakos (Ciriaco) di Gandzak e Vardan: principale fonte questi ultimi due per la biografia di M. Si sa da un memoriale ch'egli finì la sua opera Datastanagirkh nel 1184, da lui composta a richiesta di Vachthang, principe di Chačen, e di Stefano, patriarca degli Albani. Essa è un Corpus iuris canonici et civilis, messo insieme con materiali diversissimi (usi e costumi degli Armeni, diritto naturale, leggi canoniche dei concilî generali e dei sinodi nazionali, legge mosaica e evangelica, libri bizantini). È autore di una collezione di 190 favole (arakkh); di un commento a Geremia, che a torto si volle rivendicare a Stefano Asolik del sec. X; di un epistolario sulla disciplina ecclesiastica; di un canto spirituale acrostico; di un trattato Dell'amministrare degnamente il corpo e il sangue di Cristo; di una cronaca dei suoi tempi, pubblicata solo in parte, e, secondo il codice 1227 di Ečmiadsin, anche di un sermone Sulla resurrezione di Lazzaro.

Edizioni e versioni: Il Corpus iuris fu pubblicato per la prima volta da Bastamianths, Eğmiadzin 1880; ultima ed., insieme con gli Avvertimenti in Sopherkh, a cura di G. Sarkisian, Venezia 1933; le Favole, edizione principe, Venezia 1790. Sempad il contestabile nel sec. XIII tradusse in armeno volgare quella parte del Corpus che riguarda il diritto civile: ed. e comm. di J. J. Karst, Armenisches Rechtsbuch, Strasburgo 1905. Nel 1518 a Cracovia, per richiesta del re di Polonia, gli Armeni presentarono, tradotte in latino dal testo di M., le loro leggi: Statuta iuris armenici, ecc.; ed. di Bishof, Das alte Recht der Armenier in Lemberg, Vienna 1862. Una versione tartara di M. si conserva in un ms. di S. Lazzaro. Un Corpus iuris armeniaci si trova anche in una redazione georgiana, edita da Melikaet-Bek, Tiflis 1828 (Monumenta georgica).

Bibl.: N. Marr, Sborniki prite Vardana, materialy dlja istorij srednevekovoj armjanskoj literatury, Pietroburgo 1899, I, pp. 65-92; Kh. Samuelian, Der Kodex von M.G. und das altarm. Bürgerrecht, Vienna 1921.

Vedi anche
Geremìa Geremìa (ebr. Yirmēyāh[ū], gr. ‛Ιερεμίας, lat. Ieremias). - Profeta ebreo, le notizie sul quale sono raccolte nel libro biblico che ne porta il nome. Nato in Anatot intorno al 645 a. C., ebbe la vocazione profetica nell'anno 13º del re di Giuda Giosia. Gli elementi fondamentali della sua predicazione ... Latino Pacato Drepànio Pacato Drepànio, Latino (lat. Latinius Pacatus Drepanius). - Retore gallo (sec. 4º d. C.), amico di Ausonio e di Simmaco; capo di una legazione a Roma (389), pronunciò un panegirico di Teodosio, a noi giunto, interessante come documento storico. Corpus iuris canonici Corpo normativo della Chiesa cattolica, pubblicato ufficialmente nel 1582 e comprendente il decretum Gratiani e le successive 5 raccolte: il Liber Extra (o decretales), emanato da Gregorio IX nel 1234, il Liber Sextus, emanato da Bonifacio VIII nel 1298, e le Clementinae, promulgate da Clemente V. Successivamente ... Tatari (o Tartari; russo Tatary) Popolazioni turche della Russia meridionale, del Caucaso e dell’Iran. Prendono il nome da Tātar, designazione data in Occidente dapprima ai Mongoli di Genghiz khān e in seguito alle genti turche, o turchizzate di diversa origine, che costituirono l’Orda d’oro (➔ orda). ● In ...
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