maxi-emergenza
(maxi emergenza), s. f. Grave situazione di pericolo o di difficoltà.
• A loro sarà affidato il compito di individuare i candidati al corso di formazione, 28 ore in aula e 15 sul campo, al termine del quale, con tanto di attestato, i volontari sapranno accogliere, guidare e assistere (nel corso è previsto anche l’apprendimento dell’uso del defibrillatore) i fedeli, anche in previsione di una eventuale maxi-emergenza. (Carlo Picozza, Repubblica, 4 ottobre 2015, Roma, p. II) • L’invio di sacche di sangue nelle altre regioni in occasione di emergenze sanitarie è coordinato dal Centro nazionale sangue che ieri ha attivato il «Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze» per far fronte alle eventuali necessità trasfusionali dei feriti. (E[manuele] Ros[si], Secolo XIX, 25 agosto 2016, p. 23, Genova) • Ma se per esempio il Paese vivesse un’emergenza straordinaria, come un incidente o un altro terremoto, che accadrebbe ora? «Sono eventi che noi chiamiamo “maxi emergenze” e per cui il sistema è sempre preparato con scorte dedicate» (Giancarlo Maria Liumbruno intervistato da Viviana Daloiso, Avvenire, 14 gennaio 2017, p. 7, Primo piano).
- Composto dal confisso maxi- aggiunto al s. f. emergenza.
- Già attestato nella Stampa Sera del 24 ottobre 1985, Torino Cronaca, p. 2.