LENZ, Max
Storico tedesco, nato a Greifswald il 13 giugno 1850, morto il 5 aprile 1932. Dal 1881 professore all'università di Marburgo, dal 1888 a Breslavia, dal 1890 a Berlino e dal 1914 al 1922 ad Amburgo, è stato uno degli storici più notevoli della Germania nell'ultimo quarantennio.
Si è occupato di storia moderna, dall'età della Riforma in poi, cercando di delineare i momenti salienti della storia europea negli ultimi secoli, quelli dove maggiormente agivano le "idee" - cioè le grandi forze storiche, stato, religione, nazioni, che il L. accoglieva sulle orme del maestro Ranke - e precisamente la Riforma, la Rivoluzione francese e la Germania nel sec. XIX. Di questa linea organica di sviluppo sono particolarmente espressive le opere Martin Luther (1883; 3ª ed., 1897); Napoleon (1905; 4a ed., 1924); Die Grossen Mächte. Ein Rückblick auf unser Jahrh. (1900); Geschichte Bismarcks (1902; 4ª ed., 1913); Deutschland im Kreis der Grossmächte 1871-1914 (1925). Notevolissimi sono pure i saggi raccolti in Kleine Hist. Schriften (voll. 3, 1910-22), documento di una sensibilità storica scaltrita e fine, e di una robusta capacità d'inquadramento.
Bibl.: F. Rachfahl, M. L. u. die deutsche Geschichtswissenschaft, in Hist. Zeitschrift, 1921.