Scrittore polacco di lingua tedesca (Poznań 1854 - Berlino 1941). Si affermò nel periodo del naturalismo, preferendo una tematica dettata dal disagio sociale del proletariato; a tale riguardo il suo Meister Timpe (1888), chiaramente influenzato da É. Zola, fu considerato il primo romanzo tedesco coerentemente naturalistico. In una vasta produzione, di denuncia ma anche di speranza in un salvifico intervento divino, sono ancora da ricordare: Sonderbare Schwärmer (2 voll., 1881); Die Bergpredigt (2 voll., 1889); Der Millionenbauer (2 voll., 1891); Irrlichter und Gespenster (3 voll., 1892-93); Das Gesicht Christi (1896); Fidus Deutschling (1921); Der Rückfall des Dr. Horatius (1935); Ohne Gott kein Leben (1938).