CONRAT, Max
Giureconsulto e storico tedesco, nato il 16 novembre 1846 in Breslavia e morto a Heidelberg il 12 dicembre 1911. Laureatosi in giurisprudenza a Berlino nel 1870, nel 1874 già insegnava come libero docente nell'università di Heidelberg, l'anno seguente era a Zurigo come professore straordinario; nel 1878 ottenne la cattedra di diritto romano ad Amsterdam, dove insegnò fino al 1907.
Ricercatore e polemista di notevole valore, come dimostrò nelle vivaci discussioni col Fitting, il C. rivolse il suo acuto senso critico a indagare il campo romanistico. Sono sue le edizioni del Liber iuris florentinus (1882), del Libro di Tubinga (1890) e della Glossa di Colonia alle Istituzioni, come anche ricerche e studî sul Römische Vereinsrecht (1873), sulle Exceptiones Petri, sul Breviario di Alarico, sull'Interpretatio, sulla formazione del Liber Gai, su Paolo Visigoto. Ma la sua opera maggiore, arrestatasi peraltro al primo volume, è la Geschichte der Quellen u. Literatur d. röm. Rechts imrüheren Mittelalter (Lipsia 1891).
Bibl.: H. U. Kantorowicz, Max Conrat (Cohn) und die mediävistische Forschung, in Zeitschrift der Savigny-Stiftung, Rom. Abt., 1912.