REGGIANI, Mauro
Pittore, nato a Nonantola (Modena) l'11 agosto 1897. La sua formazione si compie nell'Accademia di belle arti di Modena, e poi, dopo la parentesi del primo conflitto mondiale, a Firenze e a Milano, dove frequenta gli studi di C. Carrà, A. Funi e P. Marussig. La conoscenza diretta del primo cubismo francese e soprattutto di Cézanne, avvenuta durante il primo viaggio a Parigi nel 1926, lo indirizza verso un linguaggio, che dalla formulazione spaziale cubista lentamente giunge alla svalutazione e all'abbandono del dato oggettivo. R., che fu con V. Ghiringhelli e con O. Bogliardi nella mostra milanese alla Galleria "Il Milione" del 1934 uno dei primi astrattisti italiani, lavora dunque alla ricerca di rapporti interiori appena suggeriti e mai illustrativi, sempre più lontani dall'aspetto fenomenico del presente, con un percorso filologico, che da P. Cézanne e J. G. Gris giunge fino a J. Arp, ai surrealisti o al neoplasticismo di P. C. Mondrian, e che si basa su una costante ricerca del rapporto spazio-colore che si configura con sempre maggiore rigore costruttivo. Ha lungamente insegnato a Brera, prima come assistente di Funi, poi con propria cattedra. Vedi tav. f. t.
Bibl.: G. Dorfles, M. Reggiani, Milano 1952; T. Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra, ivi 1957, pp. 107-09, e passim; E. Crispolti, Introduzione e catalogo della mostra M. Reggiani, Galleria Civica d'Arte moderna, Torino 1973; N. Ponente, Mauro Reggiani, ivi 1977.