Laeng, Mauro
Pedagogista, nato a Roma il 15 febbraio 1926. Laureatosi in filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha insegnato nei licei dal 1950 al 1963, anno in cui ha conseguito la libera docenza in pedagogia. Professore dal 1964 al 1996 all'Università "La Sapienza" di Roma, dove ha diretto l'Istituto di pedagogia e il Museo storico della didattica. È stato anche technical officer nella International Association for the Evaluation of Educational Achievement (IEA), ha tenuto per vari anni la presidenza dell'ASPEI (Associazione Pedagogica Italiana), dell'IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative) e del CNITE (Centro Nazionale Italiano Tecnologie Educative), ed è stato vice presidente della CESE (Comparative Education Society in Europe). Ha collaborato con diverse organizzazioni internazionali, fra cui l'OCSE e il Consiglio d'Europa. Nel 1992 è stato insignito della medaglia d'oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte.
Nella sua riflessione, la pedagogia si configura come un'arte, ma è anche la scienza di quest'arte e la filosofia di questa scienza. In termini sistematici, la pedagogia comprende: una 'teleologia', che studia i fini e i valori dell'educazione; una 'antropologia', con riferimento agli aspetti psicologici e sociologici della persona in relazione ai fenomeni dell'apprendimento e della socializzazione; una 'metodologia' pedagogica, inclusiva della didattica o teoria dell'insegnamento. Al di là di questo modello largamente condiviso dai pedagogisti, pur fra divergenze relative alle vedute ideologiche e allo statuto epistemologico delle 'scienze dell'educazione', L. sottolinea, anzitutto, una dimensione religiosa, ispirata al pensiero cattolico di tradizione liberale e approfondita in direzione dei dialoghi interconfessionali e interreligiosi; richiama l'attenzione sulle possibilità offerte dalla civiltà tecnologica, di cui peraltro avverte i rischi di alienazione se non viene ancorata a una salda concezione dei doveri e diritti dell'uomo e del cittadino; segnala la necessità di una più efficace didattica della matematica e delle scienze nel quadro di un nuovo umanesimo. La sua ricerca ha altresì riservato grande importanza all'analisi comparativa e alla sperimentazione scientificamente controllata.
Fra i suoi lavori: Georg Kerschensteiner (1959); Problemi di struttura della pedagogia (1960); L'educazione nella civiltà tecnologica (1969); Educazione in prospettiva '70 (1971); La scuola oggi (1975); Educazione alla libertà civile, morale, religiosa (1980); Pedagogia e informatica (1985); Nuovi lineamenti di pedagogia (1987); Pedagogia sperimentale (1992); La cultura religiosa nell'insegnamento laico (1994); Insegnare scienze (1997). Ha inoltre diretto l'Enciclopedia pedagogica (6 voll., 1989-94), e l'Atlante della pedagogia (3 voll., 1990-93).