ha ottenuto una netta vittoria (51,44% contro il 48,5% andato a Scioli), segnando di fatto una svolta decisiva nel Paese dopo dodici anni di peronismo kirchnerista. Conservatore, nel suo programma di governo sono stati centrali la tutela della classe media, la liberalizzazione del controllo sul mercato valutario, la lotta contro la corruzione e il risanamento dei conti pubblici; la sua politica liberista, che dopo una contrazione dell’economia ha prodotto nel corso del 2017 una ripresa e un incremento del PIL dell’1,6%, è stata premiata con la netta vittoria alle elezioni legislative di metà mandato tenutesi nel mese di ottobre, alle quali Cambiemos ha ricevuto il 42% circa delle preferenze, ciò che può consentire all'uomo politico di proseguire il suo vasto programma di riforme strutturali. Nell'agosto 2019 l'uomo politico ha subìto una netta sconfitta alle elezioni primarie in vista delle presidenziali che si terranno nell'ottobre successivo, essendo ampiamente superato dal candidato dell'opposizione peronista A. Fernández, che con la coalizione Frente de todos guidata dall’ex presidente C. Fernández de Kirchner ha ottenuto il 48,8% dei consensi, contro il 33,2% dei voti aggiudicatosi da M. e da M.A. Pichetto della coalizione Juntos por el cambio. Netta svolta politica si è verificata nell'ottobre 2019 a seguito delle elezioni presidenziali che hanno assegnato la vittoria al candidato kirchnerista di centrosinistra A. Fernández, che ha sconfitto al primo turno M. aggiudicandosi il 48% circa dei consensi contro il 41% circa andato al presidente uscente, cui è subentrato nella carica.