SCÈVE, Maurice (o Sève, di cui Scève è la trascrizione dotta)
Poeta francese, nato verso il 1510 a Lione, ivi morto verso il 1560 o 1562. Nel 1533, studente di giurisprudenza ad Avignone, credette di aver trovato, nella chiesa dei frati minori, il sepolcro di Laura: l'improvvisa notorietà che gliene derivò lo portò a essere come il gran sacerdote del Petrarca a Lione e l'iniziatore dell'"italianismo" nella dotta città popolata di mercanti italiani, soprattutto fiorentini. Egli stesso dicevasi di origine italiana, dei marchesi di Ceva (francese Sève). Come il padre, fu scabino nella città natale e uomo di varia e vasta cultura, pittore, architetto, astronomo, erudito, esperto musicista.
Come rimatore il S. supera la scuola di Clemente Marot, del quale fu amico, e preannunzia l'opera del Ronsard e della Pléiade. A Lione, prima che altrove, s'era diffuso il neoplatonismo italiano e formatasi una società o cenacolo, l'Angélique, che si raccoglieva a Fourvières, di cui il S. era il grande maestro. In un poema di apparenza cabalistica, Délie, objet de plus haute vertu, che può vantarsi di essere il più oscuro libro di Francia, il S. canta le gioie dell'amor platonico in 449 dizains (ababbccded), divisi per gruppi di nove da figure o emblemi. La profonda oscurità del poema è voluta. Délie è una donna, ma è anche l'anagramma di l'Idée. L'opera, celebre ai suoi tempi, morì con lui. A imitazione del Marot, compose alcuni Blasons, brevi liriche in cui si celebrava qualche parte del corpo femminile - la fronte, il petto, il sopracciglio - e le lagrime e il sospiro.
Opere: La Deplorable fin de Flamette (trad. dallo spagnolo di Juan Flores); Arion, églogue sur le trespas de Franåois Daulphin de Viennois, 1536; Délie, objet de plus haute vertu, 1544; edizione critica a cura di Parturier, 1917; Saulsaye, églogue de la vie solitaire, 1547; Blasons, 1550; Microcosme, 1562, poema filosofico in tre canti, di 3003 versi, sulla creazione dell'uomo. Ediz. delle auvres poétiques complètes, a cura di B. Guégan, Parigi 1927.
Bibl.: Becq de Fouquières, Øuvres choisies des Poètes franç. du XVIe siècle, contemporains de Ronsard, Parigi 1880; J. Vianey, L'influence italienne chez les précurseurs de la Pléiade, in Bulletin Italien, 1903; A. Baur, M. S. et la Renaissance Lyonnaise, Parigi 1906; H. Brugmans, Littérature et réalité dans la "Délie" de M. S., in Humanisme et Renaissance, II (1935), pp. 388-401.