Scrittore francese (Charmes-sur-Moselle 1862 - Parigi 1923). Nella trilogia di romanzi Le culte du moi (Sous l'oeil des barbares, 1888; Un homme libre, 1889; Le jardin de Bérénice, 1891) mostrò un geloso individualismo. Il successivo sviluppo fece del B. il campione intellettuale del nazionalismo francese, che ebbe largo influsso sul nascente nazionalismo italiano. Nei romanzi dell'Énergie nationale (Les déracinés, 1897; L'appel au soldat, 1900; Leurs figures, 1902), si occupò dell'avvenire nazionale della Francia. Allo stesso spirito sono improntati i racconti Les bastions de l'Est (Au service de l'Allemagne, 1905, e Colette Baudoche, 1909) e il romanzo La colline inspirée (1913). Si citano anche Du sang, de la volupté, de la mort (1894); Amori et dolori sacrum. La mort de Venise (1902); Greco ou le secret de Tolède (1912), raccolte di notazioni artistiche e di impressioni psicologiche. Scènes et doctrines du nationalisme (1902) e Chroniques de la grande guerre (1914-18) raccolgono scritti giornalistici. Da ricordare: Mes cahiers, diario (post., 1929 segg.).