Nome dato dai Romani a una parte degli indigeni dell’Africa settentrionale: in senso stretto a quelli che costituirono il regno di Mauretania, ma in senso largo a tutte le popolazioni della parte occidentale a partire dalla Cirenaica. Nel Medioevo furono chiamati M. (Mori) tutti i musulmani; più tardi (16° sec.) quelli cacciati dalla Spagna e rifugiatisi in Marocco, Algeria e Tunisia. Oggi sono chiamati M. in primo luogo gruppi nomadi sahariani occupanti la Mauritania e il Sahel a S di questa, con qualche gruppo minore nel Senegal.
La società maura è tradizionalmente organizzata in gruppi gerarchizzati. Alle 3 categorie più elevate socialmente (gli Hassan, guerrieri e nobili di origine araba, gli Zwaya, figure religiose e commercianti connessi a discendenze berbere, e gli Zanaga, berberi dediti alla pastorizia) si affiancano altri gruppi considerati inferiori e dediti alcuni alla caccia, altri alla pesca e altri ancora riconducibili a ciò che in passato era istituzionalizzata come ‘schiavitù domestica’.