CSÁK (pron. ciác), Mátyás (Matteo)
Palatino del regno d'Ungheria, morto il 18 marzo 1321. Principe d'una buona parte del regno, Matteo vi esercitava di fatto poteri regali ed era circondato da una corte sfarzosa. Per la sua ambizione sfrenata si inimicò il re Andrea III, che non poté domarlo. Dopo la morte di Andrea III (14 gennaio 1301), egli riconobbe la signoria di Venceslao, da cui ebbe in donazione i comitati di Nyitra e Trencsen. Ma finì col ribellarsi anche al nuovo re e mandò truppe contro di lui. Nel 1308, per l'intervento del cardinal Gentile, legato apostolico, rese omaggio al re Carlo Roberto d'Angiò, il quale lo nominò suo tesoriere (magister tavernicorum regalium) e lo visitò nel 1310 nelle sue terre. Ma continuò ad esercitare diritti da sovrano nel suo territorio e l'anno dopo il re gli mosse guerra e il legato pontificio lo scomunicò. Anche stavolta il ribelle non fu vinto. Morto Matteo senza lasciare eredi maschi, il territorio già da lui occupato (chiamato dal popolo Terra di Matteo) passò senza sforzo in potere del re Carlo Roberto.