MATTUTINO
. Con questo nome viene designata, nella liturgia romana odierna, la prima parte di cui consta l'Ufficio quotidiano (v. breviario). Contiene tre notturni, preceduti da alcune preci, dal salmo Venite exultemus e dall'inno; ciascun notturno consta di tre salmi con antifone, conclusi alla fine dalla recita di tre lezioni desunte dall'Antico Testamento al primo notturno, dalla storia ecclesiastica al secondo, dal Nuovo Testamento al terzo. Nelle lezioni sono intercalati responsorî. In alcune determinate occasioni, o festive (p. es., a Pentecoste) o feriali, i tre notturni sono ridotti a uno, nel primo caso con tre, nel secondo con nove salmi, e sempre con tre lezioni. Sino dal sec. II ci sono attestazioni di laudes matutinae. Nella liturgia romana l'ultimo notturno è seguito dal Te Deum. Le preci mattutine degli ultimi tre giorni della settimana santa (Tenebrae) accolgono il canto delle Lamentazioni.