Patriota (Roma 1816 - Londra 1871). Carbonaro fin dal 1834, attivissimo nella cospirazione contro il regime pontificio, fu arrestato (1844) e condannato alla galera a vita. Amnistiato da Pio IX (1846), ebbe larga parte nel movimento liberale del biennio 1946-48 e combatté nella campagna del Veneto. Di idee radicali, dopo la fuga di Pio IX fu deputato alla Costituente e ministro. Caduta la Repubblica romana, fu esule assai vicino a Mazzini, dal quale però si allontanò dopo il moto del 1853, pur restando fedele all'idea repubblicana. Deputato (1862-67), il 22 sett. 1870 fu membro di quella democratica Giunta di governo di Roma, che fu subito sciolta dal gen. Cadorna.