Regista teatrale tedesco naturalizzato francese (n. Zurigo 1941), figlio di Wolfgang (Berlino 1901 - ivi 1966), animatore del rinnovamento teatrale tedesco negli anni Venti. Direttore artistico del Berliner Ensemble e, come il padre, del Deutsches Theater (1991-2001), le sue regie, caratterizzate da un'attualizzazione dei classici mediante l'anacronismo, sono sostenute da un attento lavoro sulla lingua e da scenografie volutamente provvisorie costruite con materiali di recupero.
Emigrato durante il nazismo e nel dopoguerra direttore del Deutsches Theater. Assistente regista al Deutsches Theater, L. entrò a far parte del Berliner Ensemble (1961), collaborando con Manfred Karge; insieme allestirono fra l'altro Der Brotladen di B. Brecht (1967), Der Wald di A. N. Ostrovski (1969) e Die Räuber di F. Schiller (1971). Ancora con Karge, con il quale il sodalizio si interruppe nel 1985, firmò Fatzer-fragmente di B. Brecht e M. Müller (1978) all'Hamburger Schauspielhaus e Marie Woyzeck di G. Büchner (1981) al Festival di Avignone. Nel 1993-95, con Franz Marquand, H. Müller, Peter Palitzsch e P. Zadek, è stato direttore artistico del Berliner Ensemble, mirando a rinnovare la lezione di Brecht e applicandola alla mutata situazione politica e sociale. Come il padre è stato direttore (1991-2001) del Deutsches Theater.
Tra le sue altre regie si segnalano quelle di: Le roi Lear (1987), Ödipus Tyrann (1988), Macbeth (1990), Désire sous les ormes di E. O'Neill (1993), Gloucester time. Matériau-Shakespeare/Richard III (1995), Danse de mort di A. Strindberg (1996), Filottete di H. Müller (1994), L'île du Salut (1996), Femmes de Troie (1998); L'inspecteur général di N. Gogol (1999) e Léonce et Léna di G. Büchner (2001).