MARUFFO, Matteo
Capitano di mare genovese, che ebbe parte importante nella guerra contro Venezia, detta di Chioggia (v. X, p. 133). Già segnalatosi nel governo di Famagosta, allora occupata dai Genovesi, fu nel 1380 chiamato al comando di una squadra di venti galee, armata a Genova per soccorrere nell'inverno l'armata di Napoleone Grimaldi, bloccata a Chioggia. Combatté nell'Adriatico presso Manfredonia con una squadra veneziana, che agli ordini di Taddeo Giustiniani era stata mandata verso il mezzogiorno per incontrare e scortare i convogli, che dalla Puglia dovevano portare a Venezia rifornimenti urgentissimi di vettovaglie. Data la superiorità delle forze, il M. riportava facile vittoria, faceva buon numero di prigionieri e dava alle fiamme i legni conquistati.
Arrivato poi a Zara, che apparteneva al re d'Ungheria, riunì alle sue galee altre navi di Genova e si diresse verso Chioggia, dove lo raggiunsero altre cinque galee agli ordini di un De Mari (v.). Con queste forze tentò di provocare i Veneziani a battaglia, ma questi non si lasciarono tentare: solo per un momento Vettor Pisani, che era stato richiamato al comando dell'armata veneta, parve disposto a inseguire il M. in una sua finta fuga; ma, accortosi dell'inganno, tornò a riprendere il suo posto nel blocco. Anche un disperato tentativo di sortita degli equipaggi genovesi bloccati, secondato dal M., che tentò di rompere le palafitte che chiudevano il passo di Brondolo, fallì miseramente. Il M. dovette allontanarsi, abbandonando alla loro misera sorte gli assediati, che il 22 giugno capitolavano.
Bibl.: G. e G. Stella, Annuali genovesi, in Rerum italicarum scriptores, n. ed., XVII; S. Romanin, Storia documentata di Venezia, Venezia 1853-61; M. G. Canale, Nuova istoria della repubblica di Genova, IV, Firenze 1864, p. 95 segg.