MARANGONI, Matteo
Storico e critico d'arte, nato a Firenze il 12 luglio 1876. Funzionario nell'Amministrazione delle antichità e belle arti; dal 1929 professore di storia dell'arte nell'università di Pisa, quindi a Milano e dal 1946, di nuovo a Pisa.
La personalità critica del M. e l'indirizzo metodologico da lui propugnato si delineano chiaramente fino dai più antichi saggi (raccolti poi in parte nel volume dal titolo Arte barocca), prevalentemente dedicati alla rivalutazione di alcuni misconosciuti o dimenticati pittori del '600 e '700 italiani, quali, ad es., Giuseppe Crespi, il Feti, il Mastelletta. Ma la fama del M. è affidata soprattutto al suo Saper Vedere (1a ed., 1933) e al volume pubblicato in edizione totalmente rifatta nel 1948 (col titolo Come si guarda un quadro), in cui l'A., ricollegandosi alle teorie della "pura visibilità" e in vivace polemica contro i pregiudizî della storiografia tradizionale e contro le tendenze letterarie, psicologiche e contenutistiche di gran parte della moderna critica, riafferma l'esigenza di una concreta ed immediata percezione dei valori formali, di schietta figuratività, nell'opera d'arte.