FRANCO, Matteo
Poeta, nato a Firenze nel 1447, morto a Pisa nel 1494. Il suo casato era Della Badessa, ma fu chiamato col nome del padre. Di umile origine, si fece prete. Caro ai Medici e specie a Lorenzo il Magnifico per l'umore gioviale, ne ebbe grossi benefici e nel 1492 un canonicato nel duomo di Firenze; poco dopo fu fatto spedalingo nell'ospedale di Pisa. I primi saggi poetici li diede quando, ancora sacrificato in pievi misere, sfogava il suo malumore e domandava aiuto di vesti e di denari in versi schietti di lingua e facili, ma priva di originalità. Anche nei sonetti violenti e velenosi che scambiò con Luigi Pulci, poeta a lui tanto superiore, e con un altro rivale, Bernardo Bellincioni, non appaiono segni d'arte personale. Le sue buone qualità si rivelarono nella fedeltà a Clarice Orsini moglie del Magnifico, di cui fu maestro di casa, e nella tenerezza per i figli di lei, Piero, Giuliano e Maddalena: quando quest'ultima andò sposa a Franceschetto Cibo, il F. la seguì a Roma e l'assistette devotamente per quattro anni, finché essa morì.
Ediz.: Sonetti di M. F. e di Luigi Pulci, ecc., Lucca 1759.
Bibl.: G. Volpi, Un cortigiano di Lorenzo il Magnifico (Matteo Franco) ed alcune sue lettere, in Giorn. st. d. lett. ital., XVII (1891).