ALBERTONE, Matteo Francesco
Generale italiano, nato ad Alessandria nel 1840. Ufficiale dei bersaglieri, poi di stato maggiore, fu insegnante alla scuola di guerra, e particolarmente noto come ufficiale coloniale. Da tenente colonnello ebbe il comando del 10 reggimento cacciatori del corpo speciale d'Africa (1888); poi il comando della piazza di Massaua, che tenne fino al 1890. Rimpatriato, fu di nuovo inviato in colonia nel 1895, e assunse il comando di una brigata di ascari eritrei, con la quale partecipò alla battaglia di Adua (v.). Nel consiglio di guerra che precedette la battaglia, egli aveva calorosamente sostenuto la necessità di attaccare il campo scioano e aveva rappresentato a foschi colori i pericoli di una ritirata.
Nell'avanzata del 1° marzo ebbe il comando dell'ala sinistra (brigata di quattro battaglioni di ascari con 14 cannoni), che, per troppo slancio e per mancati collegamenti col resto delle forze, provocò un'azione tattica intempestiva e slegata, andando oltre gli ordini del comandante in capo, generale Baratieri. Fatto prigioniero, fu liberato 14 mesi dopo, quando fu firmata la pace italo-abissina. Per la sua condotta nella battaglia fu insignito della medaglia d' argento al valor militare. Ritiratosi volontariamente dal servizio attivo nel 1897, visse lungamente appartato e morì a Roma nel 1919.