RAVERTI, Matteo de
Scultore. Sugl'inizî del sec. XV, eseguiva, con Iacopino da Tradate e altri maestri, statue di profeti per uno dei contrafforti del duomo di Milano e figure di giganti poste a sorreggervi i doccioni su disegno del pittore Paolino da Montorfano. Condusse molte opere per lo stesso duomo, dal 1398 fino verso il 1420, anno in cui si recò a Venezia a lavorare nella Ca' d'Oro e al monumento dei Borromei nella cappella di S. Elena (1422), oggi distrutto. La sua arte segna una graduale emancipazione dalla maniera nordica, ancora notevole ai primi del sec. XV nella scultura lombarda.
Bibl.: P. Paoletti, L'architettura e la scultura del Rinascimento a Venezia, I, Venezia 1893, p. 80; A. G. Meyer, Oberitalienische Frührenaissance der Lombardei, I, Berlino 1897, p. 61; U. Nebbia, La scultura nel duomo di Milano, Milano 1908, p. 58; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VI, ivi 1908, p. 821; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934 (con bibl.).