CARNELIVARI, Matteo
Architetto. Nativo di Noto, operava alla fine del sec XV. È ricordato quale honorabilis magister architetto del palazzo di Francesco Abbatelli in documenti del 1488 e del 1490, poi come costruttore del palazzo Aiutamicristo in documenti del 1490.
Per analogia stilistica con codeste opere gli fu assegnata anche la chiesa della Catena di Palermo, sorta sullo scorcio del sec. XV. Le costruzioni del C. conservano il carattere pittoresco del gotico fiorito, importato dalla Spagna a Palermo verso la metà del '400, ma attingono ispirazione soprattutto ai modelli dell'architettura trecentesea palermitana e sono inquadrate con uno stile rigoroso che si preoccupa specialmente dell'impostazione salda e ben equilibrata delle masse murarie. I palazzi, che all'esterno conservano quel carattere di rudezza proprio dell'architettura medievale palermitana, nell'interno sono abbelliti da cortili ariosi con loggiati ad arcate sovrapposte di sesto diverso, con ornamenti in stile gotico e del Rinascimento. Nella chiesa della Catena il C. trasse ancor più ispirazione dai modelli locali, specialmente nella pianta a tre navate con presbiterio rialzato, diviso. a croce greca e a tre absidi, e diede prova della sua raffinata ingegnosità nei complicati intrecci delle membrature che si compenetrano e connettono fra loro, con effetti che ricordano quelli degli artisti arabi. Derivano dalla maniera del C. anche altri monumenti, come la chiesa di S. Maria Nuova e il palazzo Marchesi a Palermo.
Bibl.: Archivio storico siciliano, II (1877), pp. 89-94; G. Di Marzo, I Gagini e la scultura in Sicilia, Palermo 1883, I, pp. 15-16; II, p. 10; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VIII, ii, Milano 1924, p. 108 segg.; L. Biagi, Palermo, (coll. Italia artistica), Bergamo 1929.