BUTTAFUOCO, Matteo
Nacque a Vescovato in Corsica il 28 dicembre 1731. Era stato aggregato fin da ragazzo al reggimento Royal Italien nel quale il padre era capitano, e aveva partecipato non ancora quindicenne alla battaglia di Fontenoy. Aiutante maggiore nel 1764, il B., all'epoca della rivolta antigenovese dei Corsi, capitanati da Pasquale Paoli, si rivolse al Rousseau perché redigesse il testo delle leggi destinate a reggere liberamente i suoi compatriotti. Il Paoli incaricò il B. di trattare col governo francese, di cui la repubblica di Genova aveva invocato l'intervento e pare che il giovane capitano, andando oltre le istruzioni ricevute, accedesse al progetto di sottomissione al re di Francia. È un fatto che nominato colonnello del ricostituito reggimento Royal Corse, fece proclamare dai suoi conterranei di Vescovato Luigi XV come re dell'isola. La riscossa del partito dell'indipendenza lo costrinse a fuggire al campo francese, mentre la sua casa avita era saccheggiata. Il governo francese, conquistata l'isola, ricompensò il B. nominandolo colonnello proprietario d'un reggimento di fanteria e conferendogli il titolo di conte. Nominato maresciallo di campo nel 1781, fu eletto nel maggio 1789 deputato della nobiltà di Corsica agli Stati Generali. Sebbene sedesse a destra, prese la parola nel gennaio 1790 per protestare contro i reclami diplomatici della repubblica di Genova a causa delle riforme costituzionali introdotte nell'isola. Votò contro la costituzione civile del clero e si oppose col suo collega del clero, Perretti Della Rocca, all'operato del Paoli ritornato nell'isola. Sciolta la Costituente, il B. emigrò; ma nel 1794, dopo la rottura del Paoli con la Convenzione nazionale, poté ritornare in Corsica. Morì a Bastia il 6 luglio 1806.