BONELLO, Matteo
Erede dei Bonel, venuti coi primi Normanni in Sicilia, pare nascesse, se non da Tancredi, dal di lui padre Guglielmo, signore di Caccamo e di Prizzi, nel 1136. Giovane, aitante della persona, fu ben voluto dal grand'ammiraglio Maione di Bari, che gli promise la figlia in moglie e gli fece restituire i beni paterni, già devoluti alla Duana Baronum, con l'obbligo di pagare 6000 tarì d'oro.
Ma, d'animo leggiero ed incostante, il B. s'innamorò di Clemenza contessa di Catanzaro, figlia naturale di Ruggiero II, e per averla in moglie, col pretesto di pacificare i nobili ribelli di Calabria, entrò nella congiura contro Maione; lo ingannò col chiedergli d'affrettare le sue nozze con la figlia, e la notte del 10 novembre 1160, disposto un agguato con parecchi sicarî, lo assassinò mentre usciva dal palazzo arcivescovile di Palermo. La congiura scoppiò allora aspra e feroce: fu preso d'assalto il palazzo reale, si gridò re il piccolo Ruggiero duca di Puglia, ucciso poi in altro tumulto, si saccheggiò il tesoro, si dispersero e trafugarono i defetarî, libri feudali, e s'imprigionò lo stesso re Guglielmo I, che fu liberato a furia di popolo. Il B., di quel moto insurrezionale parve il trionfatore. Ma, preparate le misure atte a reprimere qualunque sommossa, fu d'ordine del re chiamato a corte, carcerato e accecato. Morì nei primi d'aprile 1161.
Bibl.: Ugo Falcando, Historia o Liber de regno Siciliae e Epistola ad Petrum Panormitane Ecclesie thesaurarium, Roma 1897; Romualdo Salernitano, Chronicon, nella nuova ed. del Muratori, Rer. Ital. Script., VII, i, fasc. 3, Bologna 1928; Archivio capitolare di Patti, I, Fondazione, perg. n. ant. 78 (mod. 66); G. B. Siragusa, Il regno di Guglielmo I, 2ª ed., Palermo 1930.