MATRICOLA (dal lat. matrix "matrice"; fr. matricule; sp. matrícula; ted. Matrikel, Stammrolle; ingl. matricule)
Il nome di matricula fu dato nel Medioevo al registro contenente gli elenchi degli appartenenti a un'istituzione (quindi, tanto dei chierici e dei poveri di una parrocchia quanto degl'iscritti a una corporazione o a un'arte, degli studenti di un'università, ecc.), in base al quale veniva stabilita l'idoneità degli stessi a fruire dei diritti e ad assolvere i doveri loro spettanti. In un senso più generale la parola indicò l'elenco degli stati o dei principi d'una unione politica (così degli stati del Sacro Romano Impero, dei principi che potevano partecipare alle sedute della Dieta austriaca, ecc.). Si è adoperato anche il termine di matricola, in tempi più recenti, nel senso di elenco o d'indicazione discriminativa dei militari e anche quale nominativo degli uffici che presso i varî organi si occupano dei ruoli, degli schedarî e dei fogli caratteristici della truppa; di registro o patente delle navi (v. classificazione [X, p. 541]; lloyd); di registro o scheda caratteristica di cavalli (v. ippica), ecc. Si chiamano oggi comunemente "matricole" anche gli studentì universltarî del primo anno.