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matrice

di Samantha Leorato - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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matrice

Samantha Leorato

Tabella rettangolare o quadrata di simboli, di solito rappresentativi di numeri reali o complessi, disposti per righe e per colonne, utilizzati per esprimere in forma compatta alcune proprietà o per eseguire certi tipi di calcoli. Per es., la m.

formula

è costituita da 2 righe e 2 colonne (perciò è quadrata avendo un identico numero di righe e colonne), e ha come elemento della prima riga e della seconda colonna il numero 2. In quanto segue si considereranno solo m. numeriche, i cui elementi sono tutti numeri. Una matrice ha dimensione m×n se è composta da m ≥1 righe e n≥1 colonne. Un esempio è la m. formula

formula

Di norma, si indica con aij il generico elemento della i-esima riga e j-esima colonna della m. A. Se m>1 e n=1 la m. si riduce a un vettore colonna di dimensione m (➔ vettore), mentre se m=1 e n>1 si riduce a un vettore riga di dimensione n. Se m=n. la m. è detta quadrata e la somma degli elementi aii sulla sua diagonale principale è detta traccia. Infine, se m=n=1, la m. si riduce a uno scalare (➔) e coincide con la nozione usuale di numero.

M. di particolare importanza sono la m. nulla, composta da tutti zeri, e la m. identità, m. quadrata avente tutti 1 sulla diagonale principale e zero altrove. La m. identità di dimensione n è indicata con I o con In. Essa ha funzione analoga a quella del numero 1 nel caso di scalari. Una m. che ha elementi diversi da 0 soltanto sulla diagonale principale è detta m. diagonale. Una m. che contiene tutti 0 al di sopra (al di sotto) della diagonale principale è detta matrice triangolare inferiore (superiore).

Operazioni tra matrici

Date due m. A e B aventi lo stesso numero di righe e lo stesso numero di colonne, la loro somma A+B è la m. i cui elementi sono uguali alla somma dei rispettivi elementi di A e di B. Così per es.,

formula

Dato un numero scalare a e una m. B con elemento generico bij, si indica con aB la m. con elemento generico abij. Per le m. è possibile definire diversi concetti di prodotto, ciascuno dei quali può essere visto come generalizzazione del prodotto tra scalari. Il concetto più comunemente utilizzato si basa sul prodotto scalare tra vettori: se A è una m. n×m e B è una m. m×l, la m. prodotto C=A. è la m. di dimensione n×l, il cui elemento (i,j)-esimo è ottenuto dal prodotto scalare di due vettori, il vettore corrispondente alla riga i-esima di A e quello corrispondente alla colonna j-esima di B, ossia

formula

Il prodotto di m. gode della proprietà del prodotto tra scalari, a eccezione della commutatività, cioè A.≠B.. Altri due concetti di prodotto sono il prodotto di Hadamard e quello di Kronecker. Il prodotto di Hadamard è definito per due m. A e B con lo stesso numero di righe (m) e colonne (n) ed è uguale alla m. di dimensione m×n il cui elemento (i,j)-esimo è uguale al prodotto di aij per bij. Il prodotto di Kronecker è invece definito qualunque sia la dimensione delle matrici A e B. Se A ha dimensione n×m e B ha dimensione l×k, allora il prodotto di Kronecker A⊗B è la matrice di dimensione n.×mk, ottenuta moltiplicando ciascun elemento aij di A per la m. B.

Matrici trasposte e matrici inverse

Data una m. A, m×n, si definisce m. trasposta di A, indicata con AT o con A., la m. di dimensione n×m ottenuta scambiando le righe con le colonne di A. Una m. quadrata si dice simmetrica se A=A.. Data una m. quadrata A, la sua inversa A−1 è la m. tale che A−1A=A.−1=I. L’inversa non esiste sempre. Condizione necessaria e sufficiente per l’esistenza di A−1 è che il determinante di A sia diverso da zero (➔ determinante) o, equivalentemente, che tutti gli autovalori di A (➔ autovettore) siano diversi da zero. Una m. invertibile è anche detta non singolare.

Matrici definite positive e definite negative

La generalizzazione a una m. quadrata del concetto di numero positivo o negativo conduce al concetto di m. definita positiva o definita negativa (➔ positivo definito). Esistono diversi modi di riscrivere una m. quadrata definita positiva come prodotto di m. più semplici. Uno di questi è la decomposizione spettrale, nella quale giocano un ruolo fondamentale gli autovettori e autovalori della m. stessa. Un altro tipo di decomposizione è quella di Cholesky (➔ Cholesky, decomposizione di).

Vedi anche
determinante Biologia Termine introdotto da A. Weismann per indicare presunti aggregati di molecole contenuti nel nucleo delle cellule sessuali e che conterrebbero i fattori per la determinazione delle cellule. In immunologia, d. antigenico, sito dell’antigene contro cui è diretta la specificità di un anticorpo; ... risultante Fisica In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. di due vettori è la diagonale del parallelogramma costruito sui due vettori (regola del parallelogramma); ... traccia botanica T. fogliare Il fascio vascolare che congiunge il sistema vascolare della foglia con quello del caule; si estende dalla base della foglia fino al punto della stele nel quale si stacca da questa; se vi sono più fasci che dal caule vanno alla foglia, si hanno altrettante t. fogliari (spesso però ... polinomio In matematica, somma di monomi (in senso proprio, solo con riferimento a monomi interi), detti termini del p.: binomio, trinomio, quadrinomio ecc., è un polinomio rispettivamente di 2, 3, 4 ecc. termini; coefficienti di un p. sono i coefficienti dei suoi monomi; grado di un p. rispetto a una lettera ...
Tag
  • MATRICI DEFINITE POSITIVE
  • AUTOVETTORI E AUTOVALORI
  • DECOMPOSIZIONE SPETTRALE
  • PRODOTTO DI HADAMARD
  • MATRICE TRIANGOLARE
Altri risultati per matrice
  • algebra matriciale
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    algebra matriciale struttura algebrica ottenuta dall’insieme delle matrici a coefficienti in un campo che acquista la struttura di → algebra con le operazioni di addizione e moltiplicazione tra matrici e di moltiplicazione di una matrice per uno scalare.
  • matrice
    Enciclopedia on line
    Anatomia Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto. M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia e della lunula, e alla cui opacità è dovuto il colorito biancastro di quest’ultima. M. del ...
  • matrice
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente sia presente o sia dispersa qualche altra cosa (m. amorfa, cristallina, ecc.). ◆ [ALG] (a) Generic., ...
  • MATRICE
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    (XXII, p. 572) Guido Zappa Teoria delle matrici. - I principali elementi della teoria delle m. sono già stati dati. Qui vogliamo, anzitutto, giustificare le regole del calcolo delle m. (alcune delle quali appaiono a prima vista un po' artificiose), sulla base della teoria delle sostituzioni lineari. 1. ...
  • MATRICE
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Gaetano Scorza Matematica. - Il significato di questo termine matematico è stato gia indicato a proposito della voce determinanti (v.). Una matrice non è che una tabella di numeri disposti per righe e colonne, come, ad es., le seguenti: Una matrice si dice di tipo (m, n), se ha m righe e n colonne; ...
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Vocabolario
matrice
matrice s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
matriciano
matriciano agg. – Forma aferetica, comune a Roma e nel Lazio, per amatriciano, spec. nell’espressione, largamente diffusa nel linguaggio gastronomico, alla matriciana (v. amatriciano).
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