MATILDE di Hackeborn, santa
Nata il 1240 (o 1241?) a Helpede (Helfta) presso Eisleben in Sassonia, entrò, appena settenne, nel chiostro di Rodersdorf, ov'era monaca la sua sorella maggiore Gertrude. Nel 1258 il monastero fu trasferito a Helfta, la sorella divenne badessa, e Matilde ne ebbe l'incarico di dirigere l'alunnato e il coro. Nel 1261 ricevette tra le alunne una nuova Gertrude che aveva cinque anni, e che doveva diventare Gertrude la Grande (v.). Trascorse tutta la sua vita nella preghiera, apprezzando sopra ogni altra forma la preghiera corale, e inculcandone in ogni maniera la pratica. Alcune monache notarono in scritto le grazie mistiche che essa riceveva, e S. Gertrude ne scrisse addirittura un libro. S. Matilde, che sul principio non voleva saperne, sull'ultimo autorizzò queste raccolte e suggerì anzi, al libro, il titolo di Liber specialis gratiae.
L'opera ebbe, appena divulgata, grandissima rinomanza, e si sparse dappertutto. In Italia fu divulgatissima dai tempi stessi della santa: è noto che alcuni commentatori della Divina Commedia hanno voluto vedere nella Matelda dantesca questa S. Matilde. Morì il 19 novembre 1298.
Bibl.: Il Liber è in Revelationes Gertrudianae ac Mechthildianae edite dai benedettini di Solesmes, II, Poitiers e Parigi 1877, pp. 1-421; W. Preger, Geschichte d. deutschen Mystik im Mittelalter, I, Lipsia 1874, pp. 79 segg., 116 segg.