RAKOSI, Mátiás
Uomo politico ungherese, nato ad Ada (comitato Bács-Bodrog) da famiglia di commercianti. Iniziò la carriera politica nel 1901 come segretario del circolo socialista Galilei. Fatto prigioniero sul fronte russo (1915) durante la prima Guerra mondiale, dopo il trionfo della rivoluzione di ottobre fu a Pietrogrado, dove incontrò Lenin. Tornato in Ungheria nel maggio 1918, partecipò al governo di B. Kun come vicecommissario al Commercio e commissario alla Produzione sociale (marzo-luglio 1919). Costretto ad abbandonare il paese, dal 1920 al 1924 fu segretario del comitato esecutivo della Terza internazionale.
Rientrato clandestinamente in Ungheria per riorganizzarvi il Partito comunista, che era stato sciolto e dichiarato illegale, venne scoperto nel settembre 1925 e condannato a dieci anni di carcere. Poté tuttavia ricuperare la libertà (solo nel 1940, essendo stato nel frattempo accusato di ribellione), in virtù dì un accordo intervenuto tra l'Ungheria e l'Unione Sovietica per lo scambio di prigionieri politici. Alla fine del 1944 rientrava in Ungheria con la carica di segretario del Partito comunista ungherese. Dal novembre 1945 il R. è vicepresidente del Consiglio dei ministri.