SINDELAR, Mathias
Lo chiamavano 'cartavelina', per la sua struttura fisica tutt'altro che potente, che gli permetteva, però, di 'danzare' con il pallone sul campo. Un'ottima tecnica lo rendeva il più bravo di una squadra fortissima, l'Austria del calcio danubiano che, negli anni Trenta, era la vera potenza del football europeo: dal 1931 al 1933 dodici vittorie, due pareggi e due sole sconfitte (una a Londra, per 4-3, con il pubblico inglese in piedi ad applaudire la squadra perdente). Un infortunio gli impedì di giocare la semifinale tra Italia e Austria nei Mondiali del 1934. Con l'avvento del nazismo e l'annessione dell'Austria, Sindelar, che era di origine ebraica, si rifiutò di indossare la maglia tedesca; perseguitato, si uccise insieme alla moglie.