materiali nanostrutturati per l'edilizia
materiali nanostrutturati per l'edilìzia. – Materiali con una struttura controllata alle dimensioni nanometriche, anche se prodotti e applicati alla scala tipica dei materiali per le costruzioni (centimetri o metri). Lo sviluppo di tali materiali costituisce una sfida di frontiera di notevole impegno finanziario per la ricerca applicata nel settore, ma comporta prospettive di grande miglioramento delle caratteristiche dei prodotti: per es. le malte, le pitture, gli intonaci e, più in generale, i materiali cementizi, a base di diossido di titanio offrono in primo luogo benefici ambientali, promuovendo la decomposizione fotocatalica di numerosi inquinanti atmosferici organici e inorganici, e non secondariamente garanzie di maggiore durata e migliore resa estetica (funzione di autopulizia). Operare sulla strutturazione della materia alla scala nanometrica implica la capacità tecnologica di osservare quest’ultima con l’opportuna strumentazione (microscopia elettronica con strumenti di nuova generazione, risonanza magnetica nucleare, microscopia a forza atomica, analisi alla luce di sincrotrone), di controllare la struttura del materiale alle dimensioni nanometriche, modificandola nella direzione voluta, e di correlare la nanostruttura ottenuta con la funzionalità desiderata. Lo sviluppo di nanotecnologie è pertanto una sfida che le imprese del settore dell’edilizia devono affrontare sinergicamente, poiché sono necessarie conoscenze di frontiera e opportune intense collaborazioni con la comunità scientifica. La stessa scelta degli obiettivi da perseguire richiede un processo di selezione basato su un grado elevato di conoscenza della materia. Le nanotecnologie rappresentano una discontinuità tecnologica nel mondo dei materiali per edilizia e quindi offrono rilevanti opportunità che potranno consentire la protezione della proprietà intellettuale delle nuove tecnologie sviluppate e vantaggi competitivi durevoli.