BOR, Matej
Pseudonimo del poeta, drammaturgo, saggista e critico letterario sloveno Vladimir Pavšič, nato a Grgar, presso Gorizia, il 14 aprile 1913. Durante l'ultimo conflitto ha preso parte al movimento partigiano.
Nel 1942 pubblicò una raccolta di versi. Del 1946 sono le sue Pesmi ("Poesie"), ancora ispirate alla tematica bellica. La raccolta successiva, Bršljan nad jezom ("L'edera sull'argine", 1951), si impernia invece su motivi amorosi e sentimentali, ed è considerata una delle più significative espressioni della moderna lirica slovena. Fin dal tempo della lotta partigiana, il B. ha composto scene e drammi su episodî della resistenza - di questi lavori ha dato alle stampe nel 1946 Raztrganci ("Gli straccioni") e Težka ura ("L'ora difficile") - in seguito ha rivolto la propria attenzione alla problematica slovena contemporanea ed ai contrasti sociali sviluppatisi nella nuova situazione, in lavori quali Vrnitev Blažonovih ("Il ritorno dei Blažonovi"), rappresentato per la prima volta nel 1948, e Kolesa temé ("L'ingranaggio delle tenebre"), del 1953.
Bibl.: Stanko Janež, Zgodovina slovenske književnosti ("Storia della letteratura slovena"), 2ª ed,. Lubiana 1957.