Ceramista (Intra 1470 circa - Gubbio 1553 circa). Insieme ai fratelli, Salimbene e Giovanni, si stabilì a Gubbio (1490 circa) assumendone la cittadinanza. Si associò (1525) al pittore Giovanni Luca, applicando ai vasi da lui dipinti i suoi "riverberi" (cangianti metallici). Dal 1536 la bottega fu continuata dai figli Vincenzo (Cencio) e Ubaldo. Dapprima gli oggetti di terracotta venivano dipinti (spesso da Francesco Xanto Avelli, ma anche da altri), poi M. G. completava l'opera coi proprî ornati a terzo fuoco, arricchendo la pittura coi suoi lustri. Solo dal 1518 cominciano i pezzi sicuri e di data certa (segnati con le iniziali Mº. Gº., o con l'intero nome seguito da "in Ugubio"). Dapprima la sua officina seguì gli schemi derutesi, poi quelli di Faenza e di Casteldurante.