mastite
Affezione infiammatoria della ghiandola mammaria, per lo più causata da agenti batterici (germi piogeni e altri), da eventi traumatici, squilibri ormonali, ecc. Le m. propriamente dette si distinguono in acute e croniche. Le m. acute insorgono spesso durante l’allattamento, costituendone una complicazione. I germi piogeni raggiungono la ghiandola per via canalicolare, quando vi sia stasi lattea, o per via linfatica, da lesioni del capezzolo durante la suzione. La m. si manifesta con il turgore, viva dolenzia, rossore della mammella e febbre. Nel latte, è caratteristico il reperto di leucociti neutrofili. L’evoluzione può compiersi verso l’ascesso, l’estensione del processo alle zone della ghiandola e al tessuto lasso retromammario (ascesso retromammario), al tessuto interstiziale della ghiandola (flemmone diffuso). Il trattamento è basato sull’evacuazione del latte col tiralatte, sulla somministrazione di antibiotici, ecc. Gli ascessi vengono evacuati con l’incisione chirurgica. Le m. croniche comprendono processi infiammatori limitati alla zona dei grossi dotti, dietro l’areola, e l’ascesso cronico della mammella (esito di un episodio acuto). Esistono m. indipendenti dall’allattamento: la m. dei neonati e la m. della pubertà (dovute ad eccesso transitorio di estrogeni).