MILA, Massimo
Critico musicale, nato a Torino il 14 agosto 1910, si laureò in lettere all'università di Torino nel 1931. Arrestato nel 1935 quale appartenente al movimento "Giustizia e Libertà" fu condannato dal tribunale speciale fascista ad otto anni di carcere, scontandone cinque; durante l'occupazione nazista partecipò alla lotta partigiana. Già critico musicale dell'Unità di Torino, è ora critico dell'Espresso, e professore di storia della musica al Conservatorio di Torino.
Allo studio su Il melodramma verdiano (Bari 1933), seguirono numerosi saggi in riviste, soprattutto su La rassegna musicale, ed i volumi Cent'anni di musica moderna (Milano 1944), W. A. Mozart (Torino 1945), Saggi mozartiani (Milano 1945), Breve storia della musica (Milano 1948), L'esperienza musicale e l'estetica (Torino 1950; seconda edizione ampliata 1956), Igor Strawinsky: Carriera di un libertino (Milano 1951), Giuseppe Verdi (Bari 1958), Cronache musicali I955-59 (Torino 1959). Studioso di formazione crociana, ha approfondito e sviluppato con apporti personali l'analisi dei problemi estetici connessi con la musica e si è rivelato critico musicale di singolare lucidità e penetrazíone. Ha tradotto dal tedesco e dal francese molte opere letterarie classiche e moderne.
Appassionato alpinista e membro del C.A.A.I., ha pubblicato Gli eroi del Chomolungma (Torino 1954).