MILA, Massimo
(App. III, II, p. 115)
Musicologo e critico musicale, morto a Torino il 26 dicembre 1988.
Membro dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia dal 1956 e consulente editoriale della casa editrice Einaudi, dal 1967 fu condirettore della Nuova Rivista Musicale Italiana; nel 1985 fu insignito del premio internazionale Feltrinelli dall'Accademia dei Lincei e nel 1988 del premio M. Pannunzio di Torino. Accademico del CAI, ha pubblicato vari scritti di argomento alpinistico. Nel 1977 gli è stato dedicato un volume in onore, curato da G. Pestelli, Il melodramma italiano dell'Ottocento. Studi e ricerche per M. Mila.
Partito da premesse idealistiche di derivazione crociana, M. andò sviluppando un suo stile nitido e vigoroso, lontano da ogni iperbole e caratterizzato da una capacità di sintesi straordinariamente efficace in cui si cela il fascino di una prosa sempre lucida, dominata da un sottile senso polemico mai settario che contribuì ad animare la cultura italiana del primo dopoguerra. Sorretto da un impegno costante che lo portò ad amare il passato senza fargli trascurare la musica del suo tempo, cui si rivolse con profonda intuizione critica, ha lasciato numerosi saggi e volumi di fondamentale importanza che si offrono come esempio di analisi pacata, estranea a ogni settarismo ideologico e coerente sul piano morale.
Fra le sue ultime opere: La giovinezza di Verdi (1974); Lettura della Nona sinfonia (1977); Lettura delle ''Nozze di Figaro''. Mozart e la ricerca della felicità (1979); L'arte di Verdi (1980); Compagno Strawinsky (1983); I costumi della ''Traviata'' (1984); Lettura del ''Don Giovanni'' di Mozart (1988); Lettura del ''Flauto magico'' (1989).
Bibl.: P. Gallarati, La produzione critica di M. Mila tra le due guerre, in AA.VV., G.F. Ghedini e l'attività musicale a Torino tra le due guerre, Torino 1987; La scomparsa di Mila nei commenti della stampa italiana, in Nuova Rivista Musicale Italiana, 1-2 (1989).