ANGELELLI, Massimiliano
Nato a Bologna il 28 ag. 1775, dal marchese Giuseppe Maria e da Teresa Malaspina di Lunigiana, seguì gli studi secondari nel Collegio dei nobili di Modena - allora diretto dal naturalista Bonaventura Corti - e nel 1793 andò a Roma per gli studi universitari.
Il padre Giuseppe - nato il 10 dic. 1744 a Bologna, letterato, membro del Senato bolognese, gonfaloniere di giustizia che con N. Ariosti, A. Isolani e F. Ercolani aveva fatto parte della commissione incaricata di ricorrere a Pio VI contro la riforma economica di Bologna del 25 ott. 1780, era stato nominato nel 1793 ambasciatore del Senato bolognese presso la corte pontificia. A Roma portò seco il figlio, iscrivendolo alla facoltà giuridica, ma questi, anche per l'influenza dell'ellenista L. Lamberti, abbandonò gli studi legali per dedicarsi alle lettere italiane, latine e greche. Nel 1796 il padre, rientrato a Bologna, era stato eletto deputato al Congresso cispadano di Reggio; dopo l'unione della Repubblica cispadana alla cisalpina, sospettato di avversarla, fu tenuto in disparte; e, tornati gli Austriaci, fu prima nominato tra i revisori della stampa, poi, pochi giorni prima della morte - avvenuta a Bologna il 10 sett. 1799 -, membro della reggenza imperiale.
L'A. si era tenuto in disparte dalla vita politica, dandosi completamente agli studi umanistici. Rigido sostenitore del classicismo e del purismo, assertore a Bologna delle opinioni linguistiche del padre A. Cesari, si dedicò alla traduzione dal greco - Plutarco, s. Basilio, Demostene, Senofonte, Sofocle, Sinesio di Cirene -, lodato dai contemporanei per fedeltà all'originale ed eleganza di stile, specialmente per il teatro sofocleo.
Nel 1815 usciva a Bologna la traduzione dell'Antigone, cui seguirono, fino al 1821, le altre tragedie, alcune senza l'indicazione del traduttore; furono raccolte nei due volumi Tragedie di Sofocle recate in versi italiani da M. A. bolognese (Bologna, Nobili, 1823-1824). Nel 1822 usciva il trattato di Plutarco Della educazione dei figli (Bologna, Ramponi), riedito nel 1826 (ibid., Masi). Del volgarizzamento di Sinesio uscì solo il primo volume, in due parti (Bologna, Masi, 1827-1828).
Per l'accoglienza dei lavori dell'A. si vedano, ad esempio, le due recensioni di S. Betti in Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti (Tragedie di Sofocle recate in versi... di M. A.,1824, n. 21; Delle opere di Sinesio tradotte... di M. A.,1827, n. 36), e l'eco della discussione in casa Vieusseux nelle Memorie di M. Pieri (v. R. Ciampini, G. P. Vieusseux..., Torino 1953, p. 110).
Nel 1832 fu incaricato di sostituire all'università G. Mezzofanti sulla cattedra di lingua greca, e nel 1838 - dopo la nomina di quello a cardinale - ne divenne titolare; dal 1837 al 1847 ebbe anche la cattedra di storia antica e moderna. Nelle lezioni, alla vasta dottrina univa precisione e notevole chiarezza; tra gli altri, ebbe come allievi M. Minghetti, E. Sassoli e L. Frati. Appartenne all'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna e a varie altre accademie e società culturali. Musicofilo - primo violino in un quartetto costituito a Bologna dallo Hiller -, forniva a G. Rossini partiture tedesche.
Parecchie memorie lette dall'A. furono pubblicate in anni diversi; trattano in genere di questioni filologiche e di antiquaria. Scarso valore hanno i suoi versi - si possono ricordare l'ode in morte di G. Perticari, del 1823, e le rime dedicate a V. Valorani, del 1842 -; la prosa è di schietta osservanza purista e classicista.
Più volte consigliere del Comune, ebbe anche altri incarichi cittadini; nel 1848, durante il periodo costituzionale, fu da Pio IX nominato membro dell'Alto Consiglio, ma non svolse attività politica. Morì a Bologna il 31 maggio 1853.
Bibl.: S. Mazzetti, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa Università... di Bologna, Bologna 1848, pp. 24 s.; E. Sassoli, Cenno necrologico del marchese cavaliere M. A., in Giornale Arcadico di Scienze, Lettere e Arti, tomo CXXXII, Roma 1853, pp. 374-379; Cenno necrologico del marchese cav. M. A. professore di storia e letteratura greca, in Gazzetta di Bologna, n. 125, 6 giugno 1853; A. Pizzoli, La vita del marchese professore cav. M. A., Firenze 1854; F. Jussi, Alla cara memoria del marchese M. A., in Strenna italiana di cose greche antiche filosofico politico-morali per l'anno 1855, Bologna 1855, pp.I-XX; M. A., in Pantheon di Bologna, Bologna 1881, pp. 121-128; F. Tarducci, Della vita e delle opere di M. A., Modena 1883; L. Frati, Opere della bibliografia bolognese, II, Bologna 1889, coll. 1112-1113; Catalogo della biblioteca del fu marchese M. A., Roma 1900; G. Radiciotti, Gioacchino Rossini, vita documentata e influenza sull'arte, I, Tivoli, 1927, p. 43 nota 2; C. Frati, Diz. bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani, Firenze 1933, p. 26; L. Simeoni, Storia della università di Bologna, Bologna 1940, pp. 190, 199; M. Parenti, Aggiunte al Diz.... di C. Frati, I, Firenze 1957, p. 40 (erroneamente Angelini M.). Su Giuseppe, cfr. anche V. Fiorini, Catalogo illustrativo dei libri, documenti.... II, Bologna 1897, passim; T. Casini, I deputati al Congresso cispadano, in Riv. stor. del Risorg. Ital.,Il (1897), pp. 148 s.